«Un romanzo sincero, onesto, libero, ma non ingenuo,
anzi dotato di un coraggio e di un’audacia piuttosto sconvolgenti, d’una
profondità così temeraria e animosa da rischiare l’imprudenza».
Dalla prefazione di Andrea Pagani
Pensavo a me, pensavo a noi, a cosa ci aspettava: tutto e niente, forma e
vuoto.
Ma poi Juma mi fece una domanda, cosa che da lui non mi sarei mai aspettata:
«Tu Hélène hai mai avuto paura?»
Me lo chiese timidamente abbattuto, a bassa voce, quasi in un sussurro.
«Sai che cos’è la paura Juma?»
Annuì.
«E che cos’è».
Juma sbatté ripetutamente le ciglia, incrociò le braccia, e fece spallucce
sporgendo il labbro inferiore; aveva gli occhi lucidi.
«La paura è una scia Juma, di cui puoi cancellare le tracce».
Giacomo Pozzi è stato concepito
nell’isola di Creta, ma è nato
nel 1998 a Lugo di Romagna e
vive a Imola, in provincia di Bologna.
Nell’ultimo periodo si è avvicinato
alla permacultura, trasformando
completamente la sua concezione
di vita.
Appassionato di musica e di tè,
skater da anni, ha viaggiato molto
e, come ammette, continuerà
a farlo cercando di vivere come
ha sempre voluto: da uomo libero
quale è nato.
Questo è il suo romanzo d’esordio.
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