Racconti e personaggi della civiltà contadina
«Questi “fatti” me li sono succhiati da quando prendevo
la tetta e poi su su fi no agli anni della mia giovinezza,
perché allora si parlava, e come se si parlava!
La parola la faceva da padrona, specie fra la gente che
mi stava intorno e che sapeva usare solo quella. Mentre
lavoravamo nel campo o la sera in casa attorno al fuoco,
io pendevo dalle labbra di donne e di uomini semianalfabeti,
che erano però maestri del raccontare. I
miei maestri! Questi “fatti”, dove protagonista è la gente
della terra in cui aff ondano le nostre radici dal piano
al monte, li devo proprio a loro e continuo a scriverli
perché non se ne perda la memoria»
Mario Gurioli è nato nel 1948 a Rio Paglia (Brisighella) e vive a Faenza dal 1951. Laureato in Lettere Classiche all’Università di Bologna, ha insegnato per 40 anni materie letterarie nella scuola media. Appassionato di dialetto romagnolo, recita nella Filodrammatica Bertón e collabora con Libera Università per Adulti e Università Aperta tenendo corsi di civiltà contadina. Ha partecipato con Giuliano Bettoli a numerose trasmissioni radiofoniche di Radio 2001 Romagna e scrive tuttora sull’omonima rivista. Collabora al Lunêri di Smémbar, occupandosi di tradizioni contadine romagnole. Con Tempo al Libro ha pubblicato anche Duemila e una terra, Fët d’una vôlta, Padrõ, fatur e cuntadè, Fët dla mi tëra, La divuziõ dla nostra campãgna.
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